
Nella mitologia greca XANTO è un cavallo immortale nato da Zefiro e dall’Arpia Podarge.
Ha il dono della parola e anche della preveggenza, in quanto predisse ad Achille la sua morte imminente.
Così come l’animale mitologico, l’artista vuole “parlare” all’umanità prima che sia troppo tardi.

PRESENTAZIONI
Le composizioni che possiedono un'anima geometrica rappresentano la cifra stilistica di questo autore, nato nel mondo della grafica, nel cui ambito ha esercitato una robusta professionalità.
La rete grafica di quadrati, rettangoli e poligoni, spesso pare di derivazione optical.
Nella figurazione più immediatamente leggibile, questo autore rimanda al mondo del fumetto e frequentemente rilancia la grafica pubblicitaria, per una traccia segnica genuina e leggera, soprattutto se si osserva la tensione tra i bianchi e i neri.
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VITO SUTTO
In una festosità di colori, Xanto concentra la sua pittura nella linea dell’energia. Non è un virtuosistico interesse per la forma a dominare la sua arte. Si tratta di un percorso introspettivo frutto di una ricerca costante che negli anni lo porta a sperimentare uno studio sintetico e concettuale della forma, partendo da una pittura realistica e figurativa che, nel tempo lascia spazio ad un interesse per la linea per arrivare ad un astrattismo che non è mai fine a se stesso, ma sempre con intento simbolico. Nei suoi quadri i perimetri sono scrupolosamente indagati, spiccatamente denunciati.
Lo scopo non è la ricerca della perfezione, ma l’intensità della pennellata che non deve stupire, bensì trasmettere un messaggio. L’artista ha temperamento, personalità. È straordinaria la tristezza sterile che grava sull’intera produzione, quasi fosse una missione quella di esprimere tutto ciò che preme, gli argomenti scottanti, sotto forma di monito a tutta l’umanità ormai alla deriva.
Vi è il bisogno di dare un significato, di trasmettere un messaggio a livello sociale attraverso temi come quello della pace, della comunione con la natura, dell’importanza di una giustizia etica. L’artista lo fa in molteplici modi, anche attraverso la ricerca della luce, della vita, del colore, quasi come una volontà di sfuggire al buio per veicolare un messaggio positivo. Dai disegni a china e matita, relativi a paesaggi, corpi e volti delle opere giovanili passa ben presto ai colori a olio. La consapevolezza artistica sorge alla maggior età e nasce dalla necessità di cercare un’elevazione morale rispetto alle brutture del mondo che ci circonda, non solo riproducendo la realtà in modo impressionistico ma adottando uno sguardo particolare per cercare un significato più ampio, quasi una sintesi dei diversi punti di vista.
È indubbiamente influenzato dal percorso lavorativo di grafico pubblicitario da cui ha imparato l’esaltazione delle forme, dei colori anche accesi, la ricerca dei forti contrasti, la loro sintesi armonica sia nella vita che nell’arte. La pittura di Xanto ha l’intenzione quindi di proporre un mondo migliore? Può darsi. Siamo certamente in presenza di una forza, una vocazione, un talento vero.
Qualche opera attrae e inquieta allo stesso tempo come un fiore del male.
È lecito chiedersi se tale pittura possa guarire. Forse, ma sicuramente, al di là dei colori sgargianti, dell’inno alla vita attraverso la luce, si scorge una personalità cupa, disillusa, vigile sulla moderna miseria umana, sconcertantemente realista, perché ha intuito il senso negativo della vita, del male, di cui, come tutti, anche egli soffre. Nonostante tutto, però, Xanto non rinuncia a lanciare un messaggio positivo, di speranza, perché i suoi quadri sono questo: riflessione e speranza per un mondo migliore.
Barbara Bacchetti
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BARBARA BACCHETTI